Memorie, non semplici ricordi: Generali alle Esposizioni nazionali e internazionali.
02 Marzo 2023
Le grandi Esposizioni sono da sempre una vetrina sul mondo: opportunità di confronto e indici preziosi del grado di sviluppo dei paesi espositori, con la loro ricchezza di invenzioni e vere e proprie mirabilia. In particolare, nel periodo tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento in giro per il mondo vennero organizzate memorabili mostre-mercato, «gare pacifiche», eventi epici e trionfali a metà strada fra le fiere commerciali e le mostre scientifico-culturali, in cui i visitatori potevano trovare esposte in vendita le novità del momento e allo stesso tempo erudirsi come in un museo sul progresso in vari settori. A partire dalla prima Esposizione di Londra nel 1851, queste manifestazioni, che richiedevano una macchina organizzativa monumentale, richiamarono un pubblico sempre più vasto anche grazie alle variegate attività ludiche che le accompagnavano, come manifestazioni sportive, mostre di pittura, spettacoli circensi, e non da ultimo anche per le costruzioni a volte avveniristiche che ospitavano l'esposizione stessa. L’epopea delle Esibizioni subì un profondo colpo d’arresto a seguito dei due conflitti mondiali, che indebolirono fortemente la fiducia nel progresso e nella condivisione pacifica, e la loro ripresa li vide trasformati in eventi meno eclatanti, sia sul piano socioeconomico che su quello culturale, anche se non hanno perso il loro fascino.
Anche agli istituti di previdenza era riservato un posto in queste manifestazioni nazionali e internazionali, per l’importante ruolo svolto nella vita economica e sociale, e in quest’ottica le società assicurative erano naturalmente interessate a presentare la propria offerta e attività nel modo più attrattivo e chiaro possibile.
A partire dal 1881 Generali partecipò a diverse esposizioni, direttamente o attraverso società del Gruppo, e di quelle partecipazioni rimangono nell’Archivio Storico di Assicurazioni Generali, oltre a straordinari manufatti come le tavole grafiche grandine e il distributore automatico di ticket, diverse Memorie. Si tratta di pubblicazioni di pregio in cui risultati economici, statistiche e dati tecnici assicurativi sono distillati in belle tavole colorate in forma di diagrammi (con «dischi» o «circoli», ma anche con «parallelepipedi», rappresentazioni poligonali o semplici linee spezzate) e cartogrammi (carte geografiche tematiche), accompagnati da titoli e legende esplicative che trovano spazio nelle tavole talvolta sulle volute di stucchi ornamentali e tra cartigli disegnati sullo sfondo, mentre altre volte appaiono appesi a nastri, racemi, tralci di vite, grappoli d’uva, melograni, spighe, pannocchie e altri elementi decorativi vegetali simbolo d’abbondanza e di sicurezza. Questo press kit, come lo definiremmo oggi, rispecchiava in maniera complessiva l’esistenza e il lavoro della Compagnia, «tutta la sua vita», e si rivolgeva ai giudici dell’Esposizione, agli azionisti, agli assicurati, a tutti i collaboratori del sistema socioeconomico in cui la Compagnia era inserita, e agli studiosi di scienze economiche. La sua funzione andava ben oltre lo scopo di comunicare puri dati economici e finanziari, puntando a fornire anche un’immagine sociale della Compagnia, del suo contributo allo sviluppo dell’assicurazione e della previdenza in Italia e in un mondo che si faceva sempre più complesso e bisognoso di sicurezza.
Le memorie conservate sono quelle del 1881 all’Esposizione Industriale Italiana di Milano, del 1884 all’Esposizione Generale Italiana di Torino, del 1888 all’Esposizione Regionale delle provincie dell’Emilia a Bologna, del 1898 all’Esposizione Generale Italiana di Torino, del 1900 all’Esposizione Universale di Parigi, del 1906 all’Esposizione Universale di Milano e del 1929 all’Esposizione Universale di Barcellona. Nel 1924 partecipò inoltre alla Mostra Nazionale delle Bonifiche di Roma, dove fu presente con l’azienda agricola Ca’ Corniani, compagnia del comparto agricolo del Gruppo Generali nata dalla pionieristica opera di bonifica dei territori paludosi nei pressi di Caorle (Venezia), avviata nel 1851.